Se hai bisogno noi ci siamo!
Ma per motivi organizzativi è necessario prendere SEMPRE un appuntamento.
Hai 2 opzioni:
- Vieni direttamente in Caritas per prendere un appuntamento.
- Ci chiami telefonicamente negli orari di apertura
Orario apertura per prendere appuntamenti
Tutti i giorni dal Lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 12.00
Telefono: 0541 643213
Nota importante per i pasti in mensa: la prima volta è necessario un appuntamento con il nostro centro di ascolto
Servizi: cosa facciamo?
Centro di ascolto
Il Centro di Ascolto è il cuore della Caritas, è qui che le persone vengono accolte, ascoltate, indirizzate, accompagnate. Insieme all’operatore, si cerca di dare risposte o suggerire strade da intraprendere.
Il Centro di Ascolto opera in stretta relazione con i Servizi Sociali, con l’Ausl, con le Associazioni e/o con altre realtà presenti sul territorio, in base alle problematiche evidenziate.
Mensa e distribuzione pranzo
Il pranzo caldo viene confezionato e offerto dal lunedì al venerdì; nel momento della emergenza pandemica è confezionato e distribuito, senza poter accedere alla sala mensa.
Distribuzione viveri alle famiglie
Attraverso le donazioni e il recupero delle eccedenze alimentari, è possibile distribuire viveri per le necessità di famiglie bisognose.
Consegna pasti a domicilio
La cucina prepara anche pasti a domicilio per gli anziani e persone sole o non autonome
Recupero eccedenze alimentari
Ogni mattina un operatore Caritas si reca presso i supermercati e le aziende alimentari che provvedono a regalare derrate alimentari da offrire durante il servizio mensa o di pasti a domicilio.
Distribuzione abiti e indumenti
Gli abiti in buono stato che riceviamo dai donatori, vengono puliti e offerti a chi ne ha necessità, anche dopo aver fruito della doccia.
Pagamento bollette, affitto, necessità varie
Le motivazioni per le quali più frequentemente sono richiesti contributi economici sono: affitti, utenze, spese scolastiche, spese per motivi sanitari, ricongiungimenti, altro.
Invio persone all’Ambulatorio Medico
L’Ambulatorio desidera essere uno spazio di accoglienza, ascolto delle persone e dare risposte a coloro che sono privi di assistenza sanitaria o con assistenza sanitaria, ma in situazioni di disagio e difficoltà; inoltre, vuole garantire a ciascun individuo il diritto alla salute. E’ composto da medici, farmacisti ed infermieri volontari. Si può accedere direttamente oppure su segnalazione di Caritas cittadina o Caritas parrocchiali. Collabora direttamente con l’ambulatorio “Nessuno escluso” di Caritas Diocesana; inoltre, desidera collaborare con le istituzioni civili: AUSL, Ospedale di Riccione e con le assistenti sociali. E’ aperto da dicembre 2018, nei locali della Parrocchia S. Martino.
Docce e barbiere
Dare la possibilità di farsi la doccia e di cambiare i propri abiti (con altri usati, ma puliti e in buono stato) e poter avere indumenti intimi completamente nuovi, è un servizio di prossimità al povero. Un servizio di accoglienza, ospitalità e ristoro.
Assistente in famiglia
Il servizio è rivolto alle famiglie che sono alla ricerca di assistenza qualificata da impiegare presso il proprio domicilio (badante, colf, collaboratore/collaboratrice domestica) oppure a coloro che offrono prestazioni professionali in qualità di assistente familiare.
Il servizio offre:
- Incontro tra domanda e offerta di lavoro.
- Aiuto alla costruzione di relazioni positive tra famiglia, assistito e assistente domiciliare.
- Collegamento con i servizi rivolti agli anziani (Comuni, ASL, Patronati, Associazioni)
- Orientamento e consulenza per l’attuazione del contratto di lavoro domestico
Studenti riccionesi in servizio alla Caritas
Da diversi anni gli studenti delle scuole superiori vengono accolti per un periodo di servizio presso Caritas. Questa attività ha l’obiettivo di educare i ragazzi alla vita e al sostegno sociale.
In questo modo, invece di stare a casa dividendosi tra videogiochi e divano, si rendono utili alla comunità. L’esperimento ha avuto un effetto davvero positivo, è stato quindi ripetuto.
Un’esperienza in grado di allontanare i pregiudizi verso i deboli o gli stranieri. Alla mensa della Caritas siedono ogni giorno una quarantina di persone in difficoltà, c’è quindi tanto lavoro da fare. La Caritas sta offrendo il suo sostegno anche a persone che dormono in rifugi occasionali e necessitano di piumoni e coperte.
Lavori socialmente utili
Il Tribunale, a seguito della sottoscrizione di una convenzione, invia persone con finalità preventiva e rieducativa connesse con lo svolgimento di un’attività non retribuita a favore della collettività.
Questa attività aiuta la persona a scontare la pena in modo rieducativo mettendo la propria attitudine al servizio dei poveri cercando di mostrare loro come si possa avere una “seconda” possibilità e aiutare la persona a comprendere il valore delle regole nel rispetto del prossimo e della comunità di appartenenza.
La nostra Caritas interparrocchiale di Riccione è nata in occasione del Giubileo del 2000, come simbolo di carità e al contempo spinta verso la carità della comunità locale. Nel 2012 ci siamo scontrati con uno dei problemi principali che il nostro Paese si trova ad affrontare in questo particolare momento storico: l’emergenza lavoro. La mancanza del lavoro è una preoccupazione costante ed in crescita. Abbiamo notato come gli italiani siano aumentati in gran misura, basti pensare che sono 44 in più rispetto all’anno precedente: al Centro di Ascolto non si recano più solamente i gravi emarginati, ma anche persone che fino a qualche anno fa godevano di una situazione economica tranquilla. Le problematiche del lavoro sono tutte concentrate sul presente perché, causa i profondi cambiamenti del mercato, il futuro appare nebuloso ed impossibile da programmare.
La mensa, nata nel 2005, risponde al bisogno emergente di un pasto caldo per coloro che si trovano in difficoltà. Il 51% delle persone che usufruiscono dei pasti sono nostri connazionali, molti originari del nostro territorio, pochi invece vengono dal Mezzogiorno. Fra chi viene in mensa, ci sono anche dei pensionati, alcuni dei quali portano i resti del pranzo a casa, a dimostrazione che vivono una condizione di povertà diffusa. Abbiamo notato che alcuni uomini, rivoltisi ai nostri servizi, essendosi separati, cadono in depressione e tendono a perdere il posto di lavoro con più facilità.
Grazie alla collaborazione che è in atto con il progetto Brutti ma Buoni della Coop, il quale ha l’obiettivo di donare alla Caritas i cibi che, pur essendo ancora buoni, non sono vendibili perché difettosi nel packaging o perché prossimi alla scadenza, siamo riusciti ad offrire dai 30 ai 40 pasti al giorno. Abbiamo istituito inoltre una convenzione con l’Istituto alberghiero che prevede la possibilità di commutare le sospensioni degli alunni in lavori utili alla nostra mensa. Per contrastare la diffusa disoccupazione femminile, da otto anni a questa parte, abbiamo fatto nascere uno sportello badanti aperto settimanalmente.
Sul territorio riccionese, la Caritas interparrocchiale segue in prevalenza persone di passaggio, mentre i residenti vengono indirizzati verso le Caritas parrocchiali. Ogni parrocchia ha un Centro di Ascolto che prende in carico le persone che abitano nella zona. L’unica parrocchia che fa eccezione è quella di Gesù Redentore che segue anche le famiglie di Mater Admirabilis, dato che quest’ultima ha fatto nascere uno sportello Centro Aiuto alla Vita che si impegna a sostenere le mamme.