Cosa facciamo

Centro di ascolto

 

Il Centro di Ascolto è il cuore della Caritas, è qui che le persone vengono accolte, ascoltate, indirizzate, accompagnate. Insieme all’operatore, si cerca di dare risposte o suggerire strade da intraprendere.

Il Centro di Ascolto opera in stretta relazione con i Servizi Sociali, con l’Ausl, con le Associazioni e/o con altre realtà presenti sul territorio, in base alle problematiche evidenziate.

 Mensa e distribuzione pranzo

Il pranzo caldo viene confezionato e offerto dal lunedì al venerdì; nel momento della emergenza pandemica è confezionato e distribuito, senza poter accedere alla sala mensa.

Distribuzione viveri alle famiglie

Attraverso le donazioni e il recupero delle eccedenze alimentari, è possibile distribuire viveri per le necessità di famiglie bisognose.

Consegna pasti a domicilio

La cucina prepara anche pasti a domicilio per gli anziani e persone sole o non autonome

Recupero eccedenze alimentari

Ogni mattina un operatore Caritas si reca presso i supermercati e le aziende alimentari che provvedono a regalare derrate alimentari da offrire durante il servizio mensa o di pasti a domicilio.

Distribuzione abiti e indumenti

Gli abiti in buono stato che riceviamo dai donatori, vengono puliti e offerti a chi ne ha necessità, anche dopo aver fruito della doccia.

Pagamento bollette, affitto, necessità varie

Le motivazioni per le quali più frequentemente sono richiesti contributi economici sono: affitti, utenze, spese scolastiche, spese per motivi sanitari, ricongiungimenti, altro.

Invio persone all’Ambulatorio Medico

L’Ambulatorio desidera essere uno spazio di accoglienza, ascolto delle persone e dare risposte a coloro che sono privi di assistenza sanitaria o con assistenza sanitaria, ma in situazioni di disagio e difficoltà; inoltre, vuole garantire a ciascun individuo il diritto alla salute. E’ composto da medici, farmacisti ed infermieri volontari. Si può accedere direttamente oppure su segnalazione di Caritas cittadina o Caritas parrocchiali. Collabora direttamente con l’ambulatorio “Nessuno escluso” di Caritas Diocesana; inoltre, desidera collaborare con le istituzioni civili: AUSL, Ospedale di Riccione e con le assistenti sociali. E’ aperto da dicembre 2018, nei locali della Parrocchia S. Martino.

Docce e barbiere

Dare la possibilità di farsi la doccia e di cambiare i propri abiti (con altri usati, ma puliti e in buono stato) e poter avere indumenti intimi completamente nuovi, è un servizio di prossimità al povero. Un servizio di accoglienza, ospitalità e ristoro.

Assistente in famiglia

Il servizio è rivolto alle famiglie che sono alla ricerca di assistenza qualificata da impiegare presso il proprio domicilio (badante, colf, collaboratore/collaboratrice domestica) oppure a coloro che offrono prestazioni professionali in qualità di assistente familiare.

Il servizio offre:

  • Incontro tra domanda e offerta di lavoro.
  • Aiuto alla costruzione di relazioni positive tra famiglia, assistito e assistente domiciliare.
  • Collegamento con i servizi rivolti agli anziani (Comuni, ASL, Patronati, Associazioni)
  • Orientamento e consulenza per l’attuazione del contratto di lavoro domestico

Studenti riccionesi in servizio alla Caritas

Da diversi anni gli studenti delle scuole superiori vengono accolti per un periodo di servizio presso Caritas. Questa attività ha l’obiettivo di educare i ragazzi alla vita e al sostegno sociale.

In questo modo, invece di stare a casa dividendosi tra videogiochi e divano, si rendono utili alla comunità. L’esperimento ha avuto un effetto davvero positivo, è stato quindi ripetuto.

Un’esperienza in grado di allontanare i pregiudizi verso i deboli o gli stranieri. Alla mensa della Caritas siedono ogni giorno una quarantina di persone in difficoltà, c’è quindi tanto lavoro da fare. La Caritas sta offrendo il suo sostegno anche a persone che dormono in rifugi occasionali e necessitano di piumoni e coperte.

Lavori socialmente utili

Il Tribunale, a seguito della sottoscrizione di una convenzione, invia persone con finalità preventiva e rieducativa connesse con lo svolgimento di un’attività non retribuita a favore della collettività.

Questa attività aiuta la persona a scontare la pena in modo rieducativo mettendo la propria attitudine al servizio dei poveri cercando di mostrare loro come si possa avere una “seconda” possibilità e aiutare la persona a comprendere il valore delle regole nel rispetto del prossimo e della comunità di appartenenza.